Rodaro

Rodaro – Schioppettino Romain

26,10 IVA inc.

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Annata

Corpo del vinoMedio
Ceppi per ettaro4.500 - 5.500
Forma di allevamentoGuyot
Gradazione alcolica14,5° % Vol.
Temperatura di servizio18° °C
Peso1,3 kg
Vitigno

Abbinamenti

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Sapori e profumi

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Formato

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VITIGNO: 100% Schioppettino

AREA PRODUZIONE: La tenuta Rodaro si trova a Spessa di Cividale, sui Colli Orientali del Friuli Venezia Giulia, stando al centro del raggio di cento chilometri tra le Alpi e il Mare Adriatico, poco distante dal confine con la Slovenia. Le vigne di proprietà crescono sulla ponca, marna di origine marina, che accomuna le due zone vitivinicole di eccellenza della regione collinare, Collio e Colli Orientali, donando ai vini la caratteristica sapidità.

FORMA DI ALLEVAMENTO: guyot

CEPPI PER ETTARO: circa 4.500 – 5.500 viti per ha

VINIFICAZIONE: La vendemmia avviene nel tardo settembre con una raccolta e la selezione delle uve a mano . Le uve deposte in fruttaio in piccole cassette da 2 Kg vengono lasciate surmaturare naturalmente per circa 4 settimane. La produzione è disponibile solo nelle migliori annate. Da 1Kg di uva si produce circa 0,5 l di vino pregiato e da una notevole evoluzione.

GRADAZIONE ALCOLICA: 15% vol.

CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE: L’abito visivo da gran sera per un “lui” affascinante e misterioso nel suo broccato intenso, rubino scuro, nel suo incedere avvolgente che lascia traccia di pieno corpo sulla lamina del cristallo. Difficile scoprirne le trame al solo sguardo. Le vibrazioni emesse, dono di presenza e circolo sanguigno, infondono desiderio di scoperta e sono garanzia di promesse mantenute. Manifestazioni di velluto odoroso già dal primo respiro ravvicinato. È una calorosa nuance di essenze fruttate, speziate ed animali, il cui alito raggiunge l’interlocutore, sciogliendone i sensi e trasferendolo di emisfero terrestre. Nel suo abbraccio compaiono le dolcezze di vaniglia, coriandolo e noce di cocco, l’eccitante nervatura del cuoio, del tabacco, del cacao, la pulsante scioglievolezza di mora, lampone e ciliegia in confettura, il sottile incrocio di liquirizia e carruba a definire lo spazio dell’incontro nei suoi assi. Avviluppo lungo ed intimo, un dialogo aromatico in cui attingere benessere. In naturale connessione con l’etere fin qui giunto, la bocca fluisce densa e armoniosa nelle sue componenti. Maturi frutti liquorosi, entro setosi involucri di essenze tostate, su una rete capillare di minerale linfa a ricondurre il sorso verso il basso, energetico ed appagante. L’integrazione tra esperienza tattile e gusto-olfattiva, raramente produce una percezione così ampia e rappresentativa delle diverse “anime” di questo vitigno, “dolce e selvaggio”. È una beva di grande equilibrio e di lento rilascio, tale da gratificare anche la degustazione in assolo per ricerca, ascolto meditativo e raffinato piacere.

ABBINAMENTO: Volendo proporlo in sinergia di cibo, consideriamo accostamenti innovativi con la cucina fusion, in preparazioni dalla tendenza carnacea, speziata e leggermente grassa. Attingiamo anche nella tradizione regionale di provenienza per gli accostamenti classici, sempre emozionanti, con selvaggina in umido, carni bianche ripiene, formaggi alpini a latte crudo e in crosta ad elevata intensità aromatica.

SERVIZIO: 18°C